Grazie ad UNAAPI è finalmente risolto l’equivoco sul portasciami in polistirolo: il MIPAAFT chiarisce che l’impiego temporaneo è consentito in apicoltura BIO durante il periodo invernale, per piccole colonie di api in fase iniziale di sviluppo.

Riportiamo il testo della risposta del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari, Forestali e del Turismo ad una richiesta di chiarimento in merito all’uso dei portasciami in polistirolo effettuata da UNAAPI lo scorso 16 aprile.

Oggetto: utilizzo portasciami in polistirolo

Si fa riferimento alla Vs richiesta pervenuta con PEC 19 aprile 2019, allegata alla presente, con la quale
codesta Unione ha chiesto se, in riferimento alla nota Mipaaft prot. n. 80232 del 15 novembre 2018, l’uso
di portasciami di polistirolo possa essere considerato in linea con l’apicoltura biologica ai sensi del Reg.
CE 889/08 a talune condizioni.

A tal proposito si fa presente che, nella richiamata nota, il divieto di utilizzare portasciami di polistirolo si
riferisce all’impiego degli stessi nella funzione di ‘alvear
i’.

Pertanto, l’impiego temporaneo di un portasciame di polistirolo durante il periodo invernale, solo per
piccole colonie di api in fase iniziale di sviluppo, composte da non più di sei favi, con una produzione di
miele, polline e pappa reale destinata al solo sostentamento dello sciame, risulta in linea con l’apicoltura
biologica
ai sensi del Reg. CE 889/08, nelle more dell’entrata in attuazione del Reg. UE 2018/848 che
prevede invece all’Allegato II, Parte II punto 1.9.6.5. d) “gli alveari e i materiali utilizzati in apicoltura
sono costituiti essenzialmente da materiali naturali che non presentano rischi di contaminazione per
l’ambiente o i prodotti dell’apicoltura”.

 DG PQAI – PQAI 01 – Prot. Uscita N.0035550 del 20/05/2019