L’accesso ai carburanti agricoli
di Marco D'Imperio
Vi siete mai chiesti se potete accedere all’acquisto a prezzo agevolato dei carburanti agricoli? La risposta è sì, ma servono dei prerequisiti non banali. È bene ricordare, a tal proposito, che l’apicoltura è a tutti gli effetti un’attività agricola (Legge n.313/2004; l’art. 2135 del codice civile) e dunque gli apicoltori possono accedere a questo importante beneficio che, visti i tempi che corrono, è ben accetto.
CHI PUÒ ACCEDERE (D.M. 454/01; D.Lgs. 173/98)
Criteri generali
- Le aziende in commercializzazione (con partita iva) iscritte al registro delle imprese REA (Repertorio delle notizie Economiche e Amministrative) e con codice ATECO afferente ad una delle attività agricole (quello specifico per l’apicoltura 01.49.30 va più che bene).
- Le aziende che hanno un fascicolo aziendale aggiornato nel quale è inserita anche la PEC.
Criteri aggiuntivi specifici per la regione Campania
- Abbiano caricato sul fascicolo aziendale macchine agricole con opportuni accessori (es aratro, erpice, ecc.) che consentano le lavorazioni dei terreni e quindi giustifichino il consumo del carburante richiesto.
- Abbiano caricato sul fascicolo aziendale terreni che richiedono lavorazioni (es aratura) con macchine agricole sopra citate. I terreni devono essere di proprietà, in affitto o in comodato.
IN BASE A COSA VIENE CONCESSO IL CONTRIBUTO IN CAMPANIA?
- L’attribuzione viene fatta secondo il criterio ettaro/coltura ovvero secondo delle tabelle ministeriali (D.M. 30 dicembre 2015) e regionali nelle quali sono riportati i litri di carburante assegnati in base agli ettari di specifiche colture.
Ne consegue che, quelle aziende apistiche con sede legale in Campania che, pur praticando nomadismo e/o movimentazione di alveari, non hanno terreni e le opportune macchine agricole, NON possono accedere ai benefici. In sostanza, la speranza di accedere al beneficio in Campania è concessa solo a quelle aziende apistiche che oltre all’apicoltura, hanno anche altre produzioni come ad esempio cereali, olivicoltura, castanicoltura, ortaggi, frutticoli, ecc.
È bene precisare che APAS si è attivata contattando i competenti uffici UMA affinché vengano aggiornate le tabelle regionali così da inserire anche una quota di carburante connessa al possesso degli alveari.
Rimane tuttavia fermo il principio che si potrebbe accedere al beneficio con il possesso delle macchine agricole e quindi non basterebbe avere un camion o un furgone ai fini della movimentazione, ma sarebbe necessario un muletto (inquadrato come macchina agricola) per il carico o scarico degli alveari oppure di un decespugliatore o di qualsiasi altro mezzo atto alla preparazione delle postazioni.
È utile ricordare anche che:
- in alcune regioni italiane (es Sicilia e Abruzzo) il contributo è concesso anche a quelle aziende apistiche che non hanno terreni e/o macchine agricole ma hanno semplicemente alveari dichiarati in BDA. Questo perché le tabelle regionali prevedono, come è giusto che sia, un contributo alla movimentazione delle arnie (0,7 litri/alveare fino a 150 alveari e 2 litri/alveare oltre i 150 alveari per la Sicilia; 0,5 litri/alveare fino a 150 alveari e 1,5 litri/alveare oltre i 150 alveari per l’Abruzzo).
- Altre regioni invece, richiedono che vi siano comunque i terreni e le macchine agricole ma altre al carburante spettante in base all’ettaro/coltura, viene concessa una quota aggiuntiva in base agli alveari detenuti.
Ricordiamo che ai fini dell’attribuzione del beneficio contano solo gli alveari e NON gli sciami.
COME FARE DOMANDA IN CAMPANIA?
I procedimenti sono gestiti in modalità telematica e le domande vanno presentate attraverso un apposito portale. Gli utenti accedono al sistema informativo attraverso credenziali personali trasmesse sulla PEC previa registrazione (serve SPID).
Dopo l’invio della domanda, il sistema genera automaticamente in formato pdf un documento che riporta le informazioni essenziali prescritte dal DM 454/2001.
Le stesse informazioni vengono inviate ai competenti uffici UMA (Utenti Macchine Agricole) della Regione.
Nel giro di 2 ore si riceve una PEC con la domanda protocollata. La Regione effettua tutti i controlli presso la CCIAA e sul fascicolo aziendale e attribuisce il carburante in relazione alle tabelle ministeriali/regionali.
La domanda può essere fatta personalmente dall’agricoltore/apicoltore oppure avvalendosi dell’assistenza dei CAA agricoli.
Una volta assegnato il carburante l’azienda potrà effettuare il ritiro totale o parziale del carburante e il gestore del deposito invierà la fattura elettronica direttamente all’azienda con l’eventuale quantitativo ancora da ritirare se il prelievo è stato parziale.
L’emissione della fattura elettronica assolverà anche all’obbligo di comunicazione all’UMA delle eventuali quantità acquisite /utilizzate e quindi delle eventuali giacenze. Questo processo si eseguiva, in passato, mediante il cosiddetto “libretto del gasolio” il quale doveva essere portato in visione all’UMA entro la fine dell’anno pena una sanzione pecuniaria.
QUANDO FARE LA DOMANDA PER L’ACCESSO AI CARBURANTI AGRICOLI?
Dal 1° gennaio fino al 30 giungo dell’anno corrente.
Tuttavia è possibile, per le aziende create dopo il 30 giugno, effettuare domanda dopo tale data con relative riduzioni del carburante spettante per quell’anno.
QUALI CARBURANTI AGRICOLI SI POSSONO RICHIEDERE?
Può essere richiesta la nafta agricola (gasolio) o anche la benzina agricola; per quest’ultima servono le opportune macchine agricole alimentate con questo specifico carburante (es motozappa) e gli opportuni terreni che richiedono l’uso di motozappa (es orti) che devono essere caricati sul fascicolo aziendale.
COME VANNO CONSERVATI I CARBURANTI AGRICOLI?
I carburanti agricoli acquistati a prezzi agevolati non possono essere conservati in contenitore e luoghi NON idonei. Vanno quindi rispettate tutte le norme relative alla sicurezza antiincendio e alla sicurezza ambientale in modo da evitare incendi e sversamenti accidentali. In commercio esistono cisterne omologate per tali fini.
QUALE USO SI PUÒ FARE DEI CARBURANTI AGRICOLI?
I carburanti agricoli acquistati a prezzi agevolati possono essere utilizzati solo per le operazioni per le quali sono stati richiesti e solo nei mezzi caricati sul fascicolo aziendale.
NON possono dunque essere utilizzati per usi personali e nelle comuni autovetture. È bene ricordare che all’interno dei carburanti agricoli viene inserito un tracciante chimico che rende la nafta agricola di colore verde. Le forze di polizia possono eseguire dei controlli sulle autovetture non idonee effettuando un tampone che in pochi secondi restituisce l’esito. Nel caso di uso improprio, le pene sono molto severe e vanno dalla detenzione a multe che possono arrivare a diverse migliaia di euro.
Ringraziamenti
Si ringrazia il dott. Danilo De Lellis (CIA) per la preziosa collaborazione.