Inauguriamo dunque questa rubrica raccontandovi l’azienda di Giuseppe Petrosino, apicoltore professionista e vicepresidente APAS che, da oltre 30 anni, opera nella provincia di Salerno a Pontecagnano Faiano.
Più che una professione, la sua, è una vera e propria passione: “l’apicoltura”. Oggi gestisce un parco alveari di circa 700 unità, buona parte delle quali sono coinvolte in un nomadismo a corto e medio raggio.
La sua stagione inizia presto, come tutti gli apicoltori che operano in zone prospicenti la costa; già a inizio marzo, si cominciano a mettere i melari per raccogliere la preziosa erica nella zona del Cilento. Una veloce smielatura e gli stessi alveari vengono spostati in Basilicata, sull’arancio e a seguire la sulla. Nell’alto cilentano invece, si produce millefiori di ottima qualità, mentre, quando la stagione lo permette, i primi di giugno, una quota di alveari va “al mare” in costiera per giocarsi il jolly del castagno. A volte, “se la bontà Divina ci assiste”, si riesce a produrre anche “una goccia” di melata.
La cura e l’attenzione per la produzione di miele monoflora, va ben oltre la nostra immaginazione; infatti, richiede l’impegno costante per la ricerca delle zone con maggiori fioriture, l’attento controllo sull’andamento climatico della stagione e smielature veloci per evitare di avere tanti melari in magazzino.
Come abbiamo visto, Peppe produce essenzialmente miele, ma ha una piccola produzione di regine per la rimonta aziendale; tuttavia, non disdegna l’acquisto di api regine da altri apicoltori campani ed italiani perchè sa bene che la consanguineità indebolisce le api e riduce le produzioni.
Anche il parco mezzi è ridotto all’osso, ci sono: due pick-up (un Toyota ed un Nissan con cassone -tipo autocarro- aperto su 3 lati) che gli permettono di essere veloce e agile anche sui terreni scoscesi della costa cilentana ed amalfitana; per la stessa ragione non si avvale di pedane o ausili che permettono di scaricare e collocare gli alveari; “tutto a mano” è il mantra che ci ripete più volte.
In effetti, fatto salvo l’aiuto di un collaboratore saltuario e di sua cognata che lo sostiene in laboratorio, Peppe, pur essendo sempre disponibile nei confronti dei giovani che si avvicinano all’apicoltura, fa tutto da solo! Ed è questa la cosa straordinaria! Quando gli chiediamo di riassumere la sua azienda, lui ci ripete: “lavoro, lavoro, lavoro!”.
È forse questo l’aspetto saliente che vorremmo far emergere; non servono cose strabilianti o tecnologie di ultimo grido; con tanta buona volontà, molta professionalità e tantissimo lavoro, si possono gestire 700 alveari (avete capito bene 700!) e creare un’azienda che è un riferimento per l’area dell’alto Cilento. Dunque quale miglior messaggio da lasciare ai ben (o mal…) intenzionati se non quello che “con il lavoro tutto si può fare?!”.
Silvana Del Monaco