Sono stati presentati i primi risultati relativi alla sperimentazione del nuovo farmaco a base di acido formico autorizzato in Italia nel 2014.
di Marco D’Imperio
Sono stati presentati da chi vi scrive i primi risultati relativi alla sperimentazione del nuovo farmaco a base di acido formico autorizzato in Italia nel 2014.
Le prime prove sperimentali eseguite da AP.AS. hanno messo in evidenza come il farmaco abbia una buona capacità di abbattere la varroa nel periodo agosto-settembre. Tuttavia, nelle prove AP.AS. sono state registrate elevate percentuali di orfanità e ciò potrebbe essere legato alla sensibilità che il prodotto ha per le alte temperature. In particolare, il range di 10-29,5°C consigliato dalla casa distributrice non sembra essere indicato per le zone del centro sud mentre potrebbe essere più indicato applicare il farmaco quando le temperature esterne, misurate all’ombra, rimangono contenute, nei primi 3 gironi di trattamento, all’interno dell’intervallo 10-23°C. Va inoltre approfondito il ruolo dell’umidità all’interno dell’alveare e come questa influisca sull’efficacia dell’acido formico.
Sono stati poi presentati i risultati della sperimentazione del MAQS su 10 apiari italiani. Tali risultati hanno confermato, ancora una volta, l’efficacia dell’abbattimento misurato con il test dello zucchero a velo (ZAV); resta da capire se il valore finale dello ZAV ottenuto a fine estate-inizio autunno è un valore che permette un invernamento tranquillo ed una buona ripresa primaverile. Le stesse prove hanno confermato, ancora una volta, come il prodotto tenda a funzionare meglio quando le temperature non sono molto elevate. Infatti, i risultati migliori si sono avuti con arnie poste all’ombra o in zone climatiche più temperate. È facile supporre, a tal proposito, che le alte temperature provochino una repentina ed eccessiva evaporazione del principio attivo il quale crea disagi alle api ed alle regine. Infine, i risultati hanno messo in evidenza come il MAQS funzioni meglio in assenza di melario.